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Belvedere Campoli Chianti classico DOCG 750ml

15,00 IVA inclusa

Vitigni Sangiovese
Vinificazione e affinamento fermentazione in tini di acciaio e cemento, affinamento di 12 mesi in tonneaux
Grado alcolico 14,5% Vol.

Note di Degustazione colore rosso rubino. Al naso si presenta fruttato con sentori tipici di frutti rossi e delicate note di erbe aromatiche. In bocca è fresco, il frutto succoso e intenso, di buona struttura dai tannini eleganti e ben bilanciati. Il finale è lungo e complesso.

Abbinamenti carni rosse e bianche alla brace, arrosto e stufate.

Esaurito

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Descrizione

Belvedere-Campòli nel Chianti Classico è il nuovo gioiello che dal 2015 si affianca alle aziende dei Conti Guicciardini: CASTELLO di POPPIANO, azienda storica e leader del Chianti Colli Fiorentini, e MASSI di MANDORLAIA, realtà affermata nel Morellino di Scansano.

La Fattoria Belvedere-Campòli è in una delle zone piu’ vocate del Chianti Classico a quota 400 metri sul crinale della dorsale che unisce  Panzano a Mercatale. Esposizione e terreni sono ottimali per garantire grandi vini.

Alle origini della Toscana: il Chianti Classico Docg

La storia del Chianti Classico affonda le sue origini nel lontano Medioevo. In quel periodo, la Repubblica Fiorentina istituì un’alleanza militare per regolare controllare ed amministrare gli attuali territori di zona di produzione del Chianti classico.
L’effige della Lega del Chianti era un Gallo Nero, attuale segno distintivo dei vini Chianti Classico. L’origine del Gallo Nero è legato ad un’antica leggenda. La storia narra che nel periodo medievale, quando le repubbliche di Firenze e Siena si combattevano aspramente per prevalere l’una sull’altra, il territorio del Chianti fosse oggetto di sanguinose battaglie. Per porre fine alle dispute e stabilire un confine, venne indetta una sfida: si convenne di far partire dalle due città altrettanti cavalieri e di fissare il confine nel loro punto d’incontro. La partenza doveva avvenire all’alba e il segnale di partenza sarebbe stato il canto di un gallo. I senesi ne scelsero uno bianco, mentre i fiorentini uno nero, che tennero chiuso in una gabbia angustae buia, quasi a digiuno per alcuni giorni.
Il giorno della partenza, non appena fu liberato dalla gabbiail gallo nero, esasperato, cominciò a cantare vigorosamente molto prima del sorgere del sole. Il suo canto consentì quindi al cavaliere di Firenze di partire prima del suo sfidante accumulando un notevole vantaggio. Il cavaliere senese percorse solo dodici chilometri e incontrò ben presto il cavaliere fiorentino. Fu così che quasi tutto il Chianti passò sotto il controllo della Repubblica Fiorentina. Oggi il Chianti Classico rappresenta il vino simbolo della viticoltura Toscana.

Il Sangiovese, che deve essere presente al minimo per l’80% nei vini Chianti Classico, assoluto protagonista nella sua antica formula, presenta un carattere profondo, deciso, complesso.

Da abbinare ad un tagliere toscano.